









CurArte
By Valentina Sisto
Nel percorso terapeutico di un paziente è sempre più necessario un approccio globale alla persona.
Ciò che in medicina viene solitamente chiamata “umanizzazione delle cure” altro non è che l’attenzione a 360° verso il paziente , dove nel percorso di malattia niente può essere sottovalutato, dall’aspetto clinico assistenziale a quello psicologico, emotivo e sociale.
Significa includere nella pratica clinica il trattamento complessivo della persona e dunque un ascolto attento dei suoi bisogni e delle sue necessità.
Il medico ha di fronte a sé un ammalato e non solo la sua malattia; una persona con bisogni, caratteristiche, inclinazioni, sensibilità e sostrati culturali che variano da individuo a individuo. Nel percorso terapeutico è quindi sempre più importante tenere in considerazione questa dimensione di unicità di ogni paziente.
La tempestività delle cure, l’assistenza personalizzata e l’ approccio multidisciplinare è ciò che di meglio oggigiorno si possa offrire ad un paziente, ma se al corpo si aggiunge l’anima…la cura non può non diventare cura della persona.
Fronteggiare una malattia significa non trascurare mai questo aspetto, che aggiunge ai trattamenti qualità ed efficacia.
Si parla ancora troppo poco di salute dell’anima, che spesso sostiene invece la salute di tutto l’essere e di cui ogni persona ha bisogno per dare senso alla propria vita, al suo “esistere” e che può restituire significato anche alla sua malattia.
Gli approcci terapeutici globali che coinvolgono il corpo, la mente e lo spirito tendono ad intervenire integrando proprio tutti questi aspetti. Il progetto “CureArte” ha come finalità, dunque, la partecipazione al processo terapeutico in senso globale. L’arte, in tutte le sue forme variegate, concede al corpo di risollevarsi e alla mente di elevarsi.
L’arte in tale contesto diventa parte integrante della Cura.
Per quanto riguarda la patologia del cancro al seno, come donna posso immedesimarmi in quello stato di confusione, rabbia e paura che s’ impossessa delle pazienti nel momento della diagnosi. L’ arte può essere lo strumento per esterrnare un vissuto troppo doloroso da raccontare, l’espediente per descrivere una verità che non si sa definire, per trasformare la rabbia in forza. L’Arte diventa così arma essenziale per combattere la malattia.
Provengo dal mondo del restauro di opere d’arte , un’attività legata alla manutenzione, al recupero, al ripristino e alla conservazione e desidero aver cura del seno e dell’anima delle pazienti con lo stesso impegno, dedizione, pazienza, e delicatezza con cui mi approccio ad un’opera d’ arte, perché ognuna di loro rappresenta la più bella opera d’arte: la vita.
Il cancro al seno priva la donna della sua parte più femminile, ma grazie a questo meraviglioso progetto, il seno verrà preservato nel suo valore simbolico attraverso un calco in gesso (effettuato prima della mastectomia) che rappresenterà la femminilità conquistata e mai persa. Inoltre lo stesso calco potrà essere utilizzato, attraverso l’ausilio delle stampati 3D, per ridare alla paziente la stessa forma del seno di cui è stata privata.
Un percorso a due, basato sulla fiducia, il rispetto e il dialogo cuore a cuore; un lavoro a quattro mani che darà origine ad un’opera in cui le emozioni si trasformeranno in forme e colori che andranno a decorare il calco del loro busto, che sarà successivamente applicato su una tela.
Il risultato finale sarà un’opera d’ arte che darà loro la possibilità di osservare in modo distaccato la loro malattia , ma anche il percorso evolutivo in cui sono impegnate per uscirne; un inno al coraggio, alla fiducia, alla vita. Ogni opera d’Arte sarà la traccia, l’ impronta, la testimonianza preziosa che ognuna delle pazienti ha lasciato ed entrerà a far parte di una grande istallazione che ha come obiettivo la sensibilizzazione verso l’importanza della prevenzione, perché il cancro, se preso in tempo, si può sconfiggere.
“L’arte ci consola, ci solleva, l’arte ci orienta. L’arte ci cura. Noi non siamo solo quel che mangiamo e l’aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentati da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato.” T. Terzani